Another predictable consequence of the COVID-19 pandemic is that my flight, like all others, was canceled. There are some flights departing from Tokyo, perhaps, but because of the hundreds restrictions in place everywhere, right now the one and only way to travel for those like me who are abroad is to return to our own country, possibly without overlays.
For now I don’t even know when I will have the possibility to fly. In an attempt to plan my next move at times when plans simply can’t be made, I bought a new flight, the next available direct flight to Italy. I will sort out the refund for the other canceled flight later…but still, there is no guarantee that even the new one I booked, so far scheduled to depart, will actually take me home. Basically, I am part of the very large group of those “stranded travelers” abroad. It is far from being over, I do actually fear it is only the beginning…now cases of infection by the virus here are growing (not surprisingly, d’uh), and so there is a high chance that I can’t make it out of here soon.
This time the flight home matters, because this time it is not another trip to visit family and then back to Japan…this time I am leaving Japan for good. But all I can do for now is wait until flights are restored, because everything else depends on that. So, I am staying at home, been doing it for about 2 months now, and entertaining myself with sewing stuff.
Now, as a person who doesn’t suffer solitude (I actually welcome it) I am coping decently well with the isolation. Others are not doing that well….I have seen plenty of reactions to the restrictive measures adopted by the various governments in the world, I have seen the comic take, the funny one, the depressing side, the sad, the crazy one, I have seen people accepting their fate, people rebelling, complaining, or encouraging, helping each other, I mean there is no shortage of responses to the home-confinement rules.
The common denominator is that a lot of people don’t really know what to do with the sudden freedom-non-freedom. Articles about “what to do at home during quarantine”, “how to stay fit during quarantine”, “how to take care of your soul during quarantine”, and many more how-to’s are booming lately. Until now people didn’t need guidance (actually they dismissed that), but suddenly they can’t cope with being within four walls, can’t cope with being together with family within those walls…so much that domestic violence has increased. Modern times have allowed us to stay away form each other without realizing it, kids go to school, parents work all day, people go to the gym, they shop, and all that keeps our emotions and relationships balanced. And obviously, when all the exhaust vents we use become unavailable, we realize that going backwards to a simple living is not feasible because we don’t know what it is.
This tells us that society has made us so used to give everything for granted, so depending on first world’s commodities that a 4-week period of halt drives us bananas….It takes its toll, no doubt, it can be psychologically devastating to many people, and the longer the worse, so I am not trying to belittle the feelings of those who are genuinely suffering through it. And yet all these how-to’s, rebranded and repurposed, seem new to many…to look for books to read, crafts to make, skills to learn, fitness routines to practice, recipes to cook, games to play, movies to watch, et cetera. It’s ALWAYS been out there, it’s nothing new (think of the home-fitness videos….always been there since the 60’s). They were simply ignored because nobody had the time, but they are the substitute of those given-for-granted commodities, now luxuries, people are struggling to keep. One thing is sure: the next Masterchef edition will have thousands of contestants!
On a more serious note, for each of those home-confined ones, there is a person who is out there doing their best to make their agony shorter, doctors, nurses, supermarket workers, cleaners, who I guess would love to just sit home and stare a blank wall for a while. We are living difficult times, and it is only global cooperation that will get us out of this mess, we should behaving all as if we were one. Hang in there.
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Un’altra conseguenza prevedibile della pandemia e’ che il mio volo, cosi come tutti gli altri, e’ stato annullato. Forse ci sono ancora voli in partenza da Tokyo, ma viste le centinaia di restrizioni ovunque per adesso l’unico modo di viaggiare per coloro che come me si trovano all’estero e’ di ritornare nella propria nazione, preferibilmente con voli diretti. Punto e basta.
Al momento non so neanche quando sara’ possibile prendere un aereo. Nel tentativo di pianificare la mia mossa successiva in un momento in cui e’ semplicemente impossibile fare alcun piano, ho acquistato un nuovo biglietto per il prossimo volo disponibile verso l’Italia. Mi preoccuperò dopo del rimborso per il volo precedente che mi e’ stato annullato…ma in ogni caso, non c’e’ nessuna garanzia che questo volo, al momento attivo, mi riporti a casa davvero. In pratica, ora faccio parte di quel grosso gruppo dei “viaggiatori bloccati” all’estero. Quindi, non e’ ancora finita, anzi mi sa che siamo solo all’inizio…adesso qui i casi di infezione stanno aumentando (ma che sorpresa davvero), per cui c’e’ la possibilità che non riesca a partire per molto tempo.
Stavolta il viaggio verso casa e’ importante, perché stavolta non e’ il solito viaggio di visita ai parenti e poi ritorno in Giappone…no, stavolta vado via in maniera definitiva, ma tutto quello che posso fare al momento e’ aspettare che i voli vengano ripristinati, perché tutto il resto dipende da quello. E quindi sto a casa, ormai da più di 2 mesi, e mi intrattengo col cucito.
Ora, essendo una persona che non soffre la solitudine mi ritrovo a vivere decentemente bene in isolamento. Ma altri non se la cavano altrettanto bene…Ho visto abbastanza reazioni alle misure restrittive messe in atto dai vari governi nel mondo, ho visto il lato comico, quello divertente, il lato triste, psicotico, deprimente, ho visto persone accettare il loro fato, altre ribellarsi, lamentarsi, o incoraggiare e aiutarsi a vicenda, in sostanza non c’e’ carenza di risposte alle regole imposte.
Il denominatore comune a tutte e’ che un sacco di gente proprio non sa che fare in questa libertà non-libertà improvvisa. Leggo ultimamente di un sacco di articoli su “cosa fare a casa durante la quarantena”, “come prendersi cura di se durante la quarantena”, “come stare in forma durante la quarantena” e tanti altri ancora. Fino a questo momento la gente non ha avuto bisogno di guide (anzi, proprio le evitavano), ma ora nessuno riesce a stare tra quattro mura, nessuno riesce a stare con la famiglia rinchiusi tra quattro mura…tant’e’ che infatti abusi domestici sono in aumento. I tempi moderni ci hanno permesso di stare lontani senza che ce ne rendessimo conto, i ragazzi vanno a scuola, i genitori vanno a lavorare, la gente va in palestra, al supermercato, e tutto ciò’ mantiene emozioni e interazioni in equilibrio. E ovviamente, una volta che queste valvole di sfogo vengono a mancare, ci rendiamo conto che andare indietro a una vita semplice non e’ possibile proprio perché non sappiamo cos’e’.
Questo ci dice che la società ci ha resi tanto abituati a dare tutto per scontato, tanto dipendenti dalle comodità che un periodo di 4 settimane ci manda in tilt…senza ombra di dubbio un’esperienza come questa ha il suo cospicuo impatto, può essere devastante psicologicamente per moltissime persone, e più dura peggio e’, quindi non sto qui a sminuire quelli che di questa situazione ne soffrono. Eppure c’e’ da dire che tutti questi “cosa fare in caso di”, convertiti allo scopo, fanno pensare alla gente che libri da leggere, fare lavoretti manuali, fare ginnastica a casa, cucinare, organizzare giochi di gruppo, guardare film, eccetera, sono attività nuove. Il fatto e’ che queste attività sono SEMPRE state li (dico, ve li ricordate i video fitness sin dagli anni 60?). Prima semplicemente se ne ignorava l’esistenza, ma ora rappresentano un surrogato per tutte le comodità che ora sono diventate lussi. Una cosa e’ certa: la prossima edizione di Masterchef avrà migliaia di partecipanti!
E ritorniamo seri ora per un commento, perché per ognuno di questi confinati a casa c’e’ una persona che fa di tutto per accorciargli l’agonia, i dottori, infermieri, chi lavora nei supermercati, chi si occupa delle pulizie, che secondo me stare a casa e guardare una parete vuota per giorni lo farebbero volentieri. Stiamo vivendo tempi difficili, e solo una cooperazione globale ci aiuterà, ci dobbiamo comportare tutti come so fossimo un tutt’uno. Coraggio.
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