Thursday, November 14, 2019

Lifestyle: Pachinko -- パチンコ

One more episode of the Lifestyle series that is about one of the most interesting places of entertainment in Japan: pachinko.

Pachinko are easily compared to the slot machines, and are the closest to gambling the Japanese can experience. By law, in fact, gambling is forbidden in Japan and yet the pachinko business roars and soars. This is because technically there is no money that is won by customers; whenever someone wins, they receive some tickets to exchange for "tokens" or prizes instead of getting money directly.

It is all a cover up, obviously, because there are ways -ways that don't break the law- to circumvent this: what happens is that winners exchange their tickets for various items alright. But then, these items can be "sold" back to the parlor (actually to a shop affiliated but not linked to the parlor), so effectively people can get money, via gambling, and as legally as it can be. All together, as of 2015, the revenue of Japanese pachinko market were far more those of Las Vegas, Singapore and Macau casinos together (Wikipedia tells me). That’s an astonishing number if you ask me.

Another thing the pachinko are (actually were) good for was money laundering; indeed, we all have examples in our countries of organized crime groups trying to circulate money made through illegal activities, right? In Japan, the pachinko is that place that is built any time crime money must be laundered. I do indeed remember seeing pachinko parlors being launched and then being confiscated by the police via frequent busts a few months after. Nowadays that happens less often. Maybe the laundering goes through different channels now…

Still, the Japanese do love their gambling, and the morning queue at the entrance of a pachinko parlor -beginning way earlier than opening times- is a common sight around here. People want to be the first to enter in order to get the special seats - those giving apparently more chances to win. How they do know which machines to use is the results of years of knowledge and observations, just like players at the casino. In recent years the government has been toying with the idea of opening casinos in Japan and legalize gambling in order to refill the suffering treasury. But clearly there are many who are against it, as we know that addiction to gambling is a serious issue. Besides, the Japanese are very easy to obsess on pretty much everything (see here).

It is not difficult to locate one of those places. Look for the noisiest and brightest place in the neighborhood, and you'll be standing in front of a pachinko. It is a triumph of neon lights that make it very obvious even in full daylight. As soon as the sliding doors open you're hit by a wave of sounds and loud noises, and often also by a thick cloud of smoke, so thick the London fog is nothing in comparison; a long series of slot machines appear, taken by professional or unexperienced players, men and women, especially women (as they usually don't work if they are married), ready to give away their (husbands') finances to a game that, statistics in hand, doesn't ever pay back....

The game typically involves flipping steel balls inside an upright slot machine; sort of a vertical pinball. The balls bounce off pins and other obstructions on their way down, and if one wins (unless they call it a day and collect the wins) they receive a payout of.....more balls!

All the while the doors stay shut, those outside a pachinko hear pretty much nothing, but once they open one realizes how loud the place is. I don’t really know whether people are more attracted by the prospect of winning or can’t walk out due to the numbness. I do know, though, that either way, they are losing.

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Un altro episodio della serie Lifestyle che si occupa stavolta di uno dei posti più interessanti del Giappone: pachinko.

I pachinko in pratica possono essere paragonati alle slot machines, e sono la cosa più vicina al gioco d’azzardo che i giapponesi si possono permettere. Infatti il gioco d’azzardo e’ illegale in Giappone, ma nonostante ciò i pachinko spopolano. Questo perché il tutto ruota attorno al fatto che non si vincono soldi; ogni volta che si fa una vincita, si riceve un tagliando che si può scambiare per vari ninnoli, o premi se vogliamo invece di ricevere soldi.

Ma il tutto e’ in realtà una copertura, perché c’e’ un modo -e che non viola la legge: quello che in pratica succede e’ che i vincitori dei premi prima ottengono sti ninnoli vari in cambio del tagliando, e poi si recano a un negozio vicino (che e’ affiliato al pachinko ma non direttamente collegabile ad esso) dove vendono questi stessi ninnoli vinti. Quindi, di fatto, e in maniera del tutto legale, i pachinko restituiscono soldi ai giocatori. Quindi, sono luoghi di gioco d’azzardo. I guadagni del pachinko in Giappone nel 2015 sono stati maggiori dei casino’ di Singapore, Macau e Las Vegas insieme. Cifre da capogiro, insomma. Vedete un po voi.

Un’ altra cosa che si fa coi pachinko (o si faceva) e’ riciclare denaro sporco e chi non conosce di esempi di organizzazioni criminose che cercano di far circolare soldi ottenuti illegalmente? Il pachinko e’ in Giappone questo posto che viene costruito solo per poter riciclare denaro. Difatti ricordo molti casi di queste sale che venivano inaugurate per poi essere chiuse e sequestrate dalla polizia qualche mese dopo. Oggigiorno pero’ la cosa capita con meno frequenza. Forse anche il riciclaggio ha cambiato metodi…

Nonostante ciò, i giapponesi amano il gioco d’azzardo, come testimonia la lunga fila all’ingresso dei pachinko che si allunga gia ore e ore prima dell’apertura. La gente vuole essere li per prima per assicurarsi i posti che danno maggiori probabilità di vincita. Come facciano a sapere di quale macchinetta si tratta, credo sia dovuto a anni di osservazioni e esperienza, proprio come i giocatori al casino’ più accaniti. Negli ultimi anni il governo giapponese ha accarezzato l’idea di aprire dei casino, con la speranza di dar respiro alle finanze un po’ sott’acqua, ma ovviamente ci sono tanti che si oppongono. E non mi stupisce la cosa, visto che sappiamo bene quanto pericolosa sia la dipendenza dal gioco. E oltre a questo, i giapponesi sono anche famosi per ossessionarsi facilmente a tutto (vedi qui).

Non e’ difficile trovare uno di questi posti. Basta guardare per il locale più luminoso e rumoroso della zona e ci si trova davanti a un pachinko. E’ un trionfo di lampadine colorate che lo rendono ovvio pure in pieno giorno. Non appena si aprono le porte, si viene investiti da una ondata di suoni e da una fitta nuvola di fumo che a confronto lo smog londinese non e’ nulla. Poi file e file di postazioni a cui siedono professionisti e non, uomini e donne (soprattutto donne perché molte di loro non lavorano dopo essersi sposate), pronti a dare via i propri risparmi (o dei propri mariti) per un gioco che, statisticamente, non ripaga…

Il gioco si tratta praticamente di tirare delle piccole sfere di metallo dentro alla macchinetta (come un flipper verticale), che saltano e rimbalzano e se uno vince riceve….altre sferette (a meno che non si voglia riscuotere la “vincita”).

Fino a che le porte di ingresso sono chiuse, chiunque passi vicino a un pachinko non sente nulla, ma non appena le poste si aprono uno si rende conto di quanto rumoroso sia il locale. Non so se la gente e’ più attratta dal prospetto della vincita oppure non riesce a andare via per via del rincitrullimento. Quello che so per certo e che, in entrambi i casi, queste persone hanno perso.



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