Friday, August 17, 2018

Summer Breeze


To summarize:

-there are no decent beer gardens one can simply enter on a whim in town
-there are no decent beaches reachable within a reasonable amount of time near here
-water parks and public outdoor pools are over hyper uber crowded

How are we supposed to survive the unbearable summer in the Tokyo metropolitan area then?

So far, we’ve been through a deadly summer. Humid. So humid that a steam sauna in the middle of Siberia is a breath of fresh air in comparison. And hot. So hot that the Hawaiian volcano currently in eruption feels a cold shower. And miserable. So miserable that Tolstoj novels characters in comparison are the happiest on earth. Just this weekend it seems the air is cooling down a bit.

As the luck of the office worker goes, the weather on weekends has been ugly, forcing us to stay indoors, while weekdays were beach perfect. Tell me about it.

In the face of who says that Japan’s seasons are at all predictable and planning is reliable, it’s been a while since I had made plans that didn’t need canceling or rescheduling. I remember that on two consecutive years, on exactly the same time of the year, I did book a and then had to cancel a long weekend trip due to typhoons (out of season). Also, again on two consecutive years, a one-day field trip organized by our company’s recreational committee had to be canceled due to the approaching of a typhoon. The heck!

The last trip that didn’t happen, an interesting tour of a cave underneath the sacred Fuji mountain was meant to be at the end of July….it would have certainly been an amazing way to cool down form the city heatwave we’ve been crippled by since the beginning of last month. Anyway, while that trip got postponed this time, I couldn’t re-join. But I will be getting close to Fuji another way. More to come later.

Speaking of the heatwave, I don’t remember having suffered like this year, for all the time I’ve lived in Japan. And I tolerate heat well.
Because of the humidity, I can’t breathe, I can’t sleep, I can’t exercise, doing everything feels 100 times harder. This year, just to emphasize, is the first year that I need to cool my apartment all the time I am at home, day and night in order to be able to be and sleep in it. Nothing brings relief. Nothing. Not even the rain.

For now we can at least rejoice of the fact we have long days, which essentially mean we leave work and we still have a few hours of daylight we can use before calling it a day. So, sometimes, after work I meet with a colleague, new in town, and together we go in search of a place where we can sit outside, cold drink in hand, and bitch about how much nicer summer in the Mediterranean is. I might have said it, but there aren’t many places around here that feel like home, unless one could clock out even day at 4 to have time to reach the cool neighborhoods with the right vibes or the bay area. But in the end I can’t complain too much, I can always stop by at my favorite local joint on my way home: Good Fellows will always have a bench and a cold lemonade for me.

On a desperate attempt to wash the humidity away, one weekend I gave another try at hitting an outdoor pool although I’ve experience a few to know it’s not pleasant due to the crowded space. This time, and how the place went unnoticed for all these years I don’t know, I found a very  big pool, not too far from home, which was not that crowded despite I checked it out on a weekend. The place must have been one of the many venues used in the Tokyo Olympics about 50 years ago, so everything is a little ran down and ugly, but having a 50m pool where one actually could swim laps, here, was a rare and welcomed joy.

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Per riassumere:

-non ci sono beer garden decenti che uno può decidere all’ultimo momento di andare
-non ci sono spiagge decenti a distanza fattibile da qui
-i parchi acquatici o le piscine all’aperto sono sempre stra- iper- ultra-piene

Come uno può sopravvivere l’estate bollente dell’area metropolitana di Tokyo?

Fino ad ora abbiamo avuto un’estate davvero terribile. Umida. Ma cosi umida che a confronto una sauna nel mea della siberia e’ una ventata di aria fresca. E calda. Ma cosi calda che il vulcano alle Hawaii che e’ in eruzione al momento sembra una doccia fredda. E miserabile. Ma cosi miserabile che a confronto i personaggi dei romanzi di Tolstoj sono tra i più gioiosi al mondo. Solo questo fine settimana pare abbia iniziato un po’ a rinfrescare.

E poi parliamone del fatto che la fortuna del lavoratore vuole che durante la settimana il meteo e’ da spiaggia mentre nel fine settimana fa schifo. No, parliamone.

Alla faccia di chi dice che le stagioni in Giappone sono tutte perfette e prevedibili e che uno può programmare tutto, e’ da un bel po’ che non abbia dovuto annullare i piani ogni volta che ho programmato qualcosa. Mi ricordo bene che per due anni consecutivi, proprio nello stesso periodo, ho prenotato ma poi ho dovuto annullare un viaggio nel weekend per colpa di un tifone (fuori stagione). E ancora, sempre due anni consecutivi, una gita di una giornata organizzata dalla mia azienda e’ stata annullata per colpa di un tifone. E che cavolo!

L’ultima di queste gite non accadute, un tour interessante di alcune cave alle pendici del sacro Fuji, doveva avere luogo alla fine di luglio….e sarebbe stato di sicuro un modo perfetto per trovare refrigerio dall’ondata di caldo che non ci sta dando tregua fin dall’inizio del mese scorso. Alla fine questa gita e’ stata riprogrammata, ma per me purtroppo non e’ stato possibile riconfermare. Alla fine vedro’ il Fuji in un altro modo, di cui racconterò prossimamente.

Ritornando all’ondata di caldo, non mi ricordo di aver sofferto cosi tanto come quest’anno. E io il caldo lo tollero bene.
Per via dell’umidità, non si respira, non si dorme, non riesco a fare sport, ogni cosa pare 100 volte più ardua. Questo, giusto per dire, e’ il primo anno che ho bisogno di mantenere il mio appartamento climatizzato praticamente per tutto il tempo che ci sto dentro, notte compresa. Niente pare portare refrigerio, manco la pioggia.

Almeno per adesso possiamo pero’ rallegrarci del fatto che le giornate sono lunghe e quindi si può uscire dall’ufficio che c’e’ ancora luce e uno può sempre fare qualcos’altro prima di rientrare. In questo periodo incontro la mia collega di tanto in tanto, che e’ arrivata da poco, e insieme dopo il lavoro ce ne andiamo da qualche parte dove poterci sedere all’aperto e goderci un bel drink freddo, mentre ci lamentiamo di quanto meglio sia l’estate mediterranea. Di sicuro l’ho gia ripetuto tante volte, ma qua non ci sono molti posti che mi fanno sentire come a casa, a meno che uno esce dall’ufficio religiosamente alle 4 ogni giorno per potersi dirigere alla baia oppure in posti pseudo-estivo-europei. Alla fine non mi lamento troppo visto che vicino casa c’e’ il mio ritrovo preferito, dove so che hanno sempre una panca e una limonata per me.

In un tentativo disperato di battere l’umidità, ho deciso di provare di nuovo ad andare in piscina, seppure so per esperienza che questi posti di solito non sono piacevoli per via della confusione. Stavolta, pero’, e non ho idea di cole la cosa mi sia sfuggita per cosi tanti anni, ho trovato una piscina all’aperto bella grande e sorprendentemente (dato che era di fine settimana) tranquilla. L’impianto sportivo deve essere uno di quelli che e’ stato costruito per le olimpiadi 50 anni fa, quindi tutto e’ abbastanza vecchio e poco attraente, ma oh, gente, avere una piscina di 50m dove si può nuotare da parte a parte e’ qualcosa di cui qui posso rallegrarmi sul serio.

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