Monday, October 22, 2012

Green Tokyo

C'e' decisamente troppo cemento a Tokyo. Troppe costruzioni, troppi ponti, troppi cavalcavia, troppi palazzi che si rubano spazio e aria a vicenda, soffocano le case piccole e vecchie che stanno in mezzo nell'attesa di competere con nuovi alti edifici che prenderanno il loro posto…si, perché succederà un giorno o l'altro.


C'e' decisamente poco verde a Tokyo. In proporzione, dico, c'e' pochissimo verde pubblico quando si paragona l'estensione del tessuto urbano con la natura.

Il principale polmone verde della città e' Yoyogi park, che racchiude al suo interno anche il tempio Meiji, il più importante luogo sacro. Ogni fine settimana migliaia di residenti e centinaia di turisti si recano al parco, con amici o con famiglie, per trascorrere qualche ora nella natura e anche per vedere un po' che succede in giro. Infatti a Yoyogi c'e' sempre qualcosa, che sia sagra, festa, per non parlare dei matrimoni tradizionali al tempio che attirano curiosi, e poi il circolo dei rock'n'rolla, quelli che si vestono da personaggi dei cartoni, tipi strani, il tipo giapponese che va in giro con una scimmietta in spalla, la tipa giappa che porta il coniglietto al guinzaglio…..insomma, questo posto e' affollato, e' il centro nevralgico di Tokyo oltre che a esserne il centro verde.

Un altro parco pubblico abbastanza ampio e' quello che ospita lo zoo a Ueno, zona nord di Tokyo. Anche questo un parco gettonato soprattutto per il lago al suo interno, oltre che per il parco animali, un paio di musei e un tempio. 
I giardini intorno al palazzo imperiale, al centro della città, principalmente sono costituiti da prato e qualche pino marittimo a fare ombra.

Yokohama ha pure la sua zona verde, Yamashita park, che si allunga sulla baia, e offre una vista superba della stessa, un accesso rapido a Chinatown e a Motomachi dove lo shopping e' di lusso, i benefici effetti della brezza di mare, il collegamento diretto al molo di Osanbashi, Aka Renga e la ruota panoramica. 

Gli spazi verdi che oltre a far bene al corpo fanno anche bene allo spirito sono invece i giardini in stile giapponese, quelli dove si paga per entrare, quelli dove ogni sasso, ogni pino, ogni fiore, ogni panca si trovano dove si trovano perché così e' stato progettato per loro. Amo visitare i giardini, spesso accompagnata dalla mia macchina fotografica, un libro, e uno stato d'animo da riequilibrare. Funziona sempre, la natura indisturbata ha un effetto calmante immediato e duraturo. Per questo motivo, ce ne dovrebbero essere ancora di più sparsi in giro per la metropoli, il verde non e' mai abbastanza per una città come Tokyo.

Mi ha stupito più di tutti il bellissimo giardino Hamarikyu, situato a un passo da Ginza e direttamente comunicante con la baia, e' aperto all'acqua di mare che viene usata per riempire il canale che fa da perimetro al giardino e anche uno dei laghetti dello stesso. Per raggiungere l'ingresso bisogna attraversare una delle arterie principali (e più trafficate) di tutta Tokyo, al di sopra della quale si snoda anche l'autostrada che collega la città con il resto del Giappone….superato questo ostacolo rumoroso e inquinante, si entra in una bolla di silenzio, che e' il giardino, dove l'unico movimento e l'unico rumore e' lo sbattere delle ali delle gru o delle anatre….il resto, e' ovattato rumore di sottofondo. Stupefacente realtà immobile circondata da costante sonoro metropolitano.

Per fortuna, di queste oasi di pace se ne trovano alcune, e di vere e proprie oasi si tratta: sorgono nel bel mezzo della metropoli caotica, li dove autostrade e strade cittadine si incrociano, li dove l'inquinamento acustico e atmosferico raggiungono livelli limite, e aiutano l'individuo a ritrovare la calma interiore…i giardini non sono come i parchi, non e' consentito fare festini, non e' consentito introdurre bevande o alimenti, non si fa casino, insomma. Li', semplicemente si abbandona ogni istinto frenetico e si entra nel tempio della riconciliazione col proprio io più profondo, si ammira la staticità del tutto, si ascolta il silenzio intorno, ci si rilassa.

Tali oasi sono ben congegnate, così da essere vissute in ogni momento dell'anno. La cura nella scelta della vegetazione in base al susseguirsi delle stagioni e' importante per i giapponesi, che sempre hanno dimostrato una sorta di venerazione per l'azione del tempo….i rossi e gialli dell'autunno a simboleggiare l'imminente fine della vita, il rosa e bianco della primavera a simboleggiare la rinascita, i verdi dell'estate a simboleggiare la pienezza della vita e l'energia vitale, e infine l'assenza di vegetazione in inverno a rammentare che ogni inizio ha una fine.

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There's definitely too much concrete in Tokyo. Too much construction, too many bridges, too many ramps and too many buildings stealing air and space from each other, suffocating the smaller and older houses in between, waiting for the replacement new tall buildings to compete with…yes, it will happen that taller bigger places will replace smaller old ones, it will happen one day.

There's definitely little green in Tokyo. Proportionally, I mean, there is too little green when comparing the urban extension with nature.

The main green lung in town is Yoyogi park, with the most sacred Meiji shrine in its grounds, too. Every weekend thousands of residents and hundreds of tourists go to this park with friends or family, to spend some time in the nature and also to check the place out. There's always something on at Yoyogi, festival, events, traditional weddings attracting curious people, the rock'n'rolla circle, the costume players, weird people carrying a monkey in their shoulder or taking a rabbit on a leash….well, this place is crowded, it is Tokyo's hub and its green center.

Another big park is the one in Ueno, which is famous for a big pond, a zoo, a few museums and a temple. The gardens around the imperial palace, in the middle of the city, are actually just lawn and some pine trees for shade.
Yokohama's got its own green area too, Yamashita park, which is located along the seaside, on the bay, and it features a superb view if the bay itself, rapid access to Chinatown and Motomachi (brand shopping), beneficial breeze from the sea, a direct connection to Osanbashi pier, Aka Renga and the amusement park.

Green areas good for both body and soul are, instead, Japanese style gardens, the ones you have to pay entrance fees, the ones where every stone, every tree, every flower, every bench are where they are because it was designed so. I love visiting gardens, I often go, always carrying my camera, a book and a spirit to re-equilibrate. It works all the times, the undisturbed nature has got a calming effect, immediate and lasting. That's why there should be many more around the metropolis, green is never enough for a big city like Tokyo.

On top of all, the beautiful Hamarikyu garden got me. It is located a few steps from Ginza and right on the bay, it is open to the sea water, which is flowing into the canal around it and also one of the ponds inside. To find the entrance one must cross one of the main roads in Tokyo (and one of the most trafficked too), above which sneaks the highway connecting the city with the rest of Japan…this obstacle surpassed, a noisy and polluting one, one enters a silence chamber, the garden, where the only movement and the only sound is the wing flapping of a duck or a crane….the rest is background noise far away. Wonderful immobile reality surrounded by constant metropolitan noise.

Fortunately, there are few of such peace oasis, and real oasis they are: they are found in the middle of the chaotic metropolis, right there where roads and highways cross, there where acoustic and air pollution reach limit levels, they help to find interior calm again….the gardens are not like parks, as parties are forbidden, bringing food and drinks in is forbidden, fun is not the norm. There, one can simply abandon every frenetic itch and enter the temple of reconciliation with the deepest inner self, admire the stillness of the everything, relax. Such places are well designed, so that they can be enjoyed at any time of the year.

The care put in choosing the vegetation is explained with the cycle of seasons so important for the Japanese, who have always demonstrated to nurture a sort of worship for time passing….reds and yellows in autumn to symbolize the life soon ending, the whites and the pinks in summer to symbolize re-birth, the greens in summer to symbolize the full of life and vital energy, finally the lack of any vegetation in winter to remind that every beginning has an end.

yoyogi

yoyogi

ueno

tokyo imperial palace

kyushibarikyu garden

hamarikyu garden

shinjuku gyoen

hibiya park

kyushibarikyu

yamashita park

sankeien garden

2 comments:

  1. Koishikawa Kōrakuen Garden non lo citi, peccato, e' bello e ci ho fatto un ricevimento di nozze....vicinissimo al Tokyo Dome, zona Bunkyo.

    A.

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    1. Ah, si , uno di quelli che meritano di essere visitati ma non ci sono ancora stata :)
      Ma e' in lista d'attesa!! Il punto di questo post era piu che altro lamentarmi della carenza di verde pubblico...

      Ho anche notato, negli anni, che molti giardini in giro per Tokyo sono talmente piccoli e anonimi che solo chi vive li vicino li conosce...ho tempo, prometto che li visitero' tutti, ho bisogno di natura!

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