Saturday, June 16, 2012

Lifestyle - Parental Control

Ricordo la notizia di quel padre cinese che per forgiare il carattere del figlio di 4 anni, QUATTRO ANNI, lo fa correre nudo sulla neve......mi sono venuti i brividi, ma non di freddo....
Se pongo il fatto in un contesto piu ampio, mi rendo conto che la cultura di "maltrattare" propri figli esiste tra le popolazioni asiatiche, in particolare cinesi e, neanche a dirlo, giapponesi.

Giorno dopo giorno mi accorgo di quante poche attenzioni i bambini ricevono dalle loro madri, e spesso dai loro padri, o addirittura da entrambi i genitori. Fino a che il bambino e' sotto l'anno di vita, allora le cose vanno benissimo, le mamme sono eccessivamente affettuose, stanno in ansia per ogni vagito, calmano ogni pianto con una buona dose di caramelline e biscottini vari, poi dal momento in cui il pargolo sa camminare da solo, allora ecco che si innesca il meccanismo della separazione, il bambino e' ora una entita a se stante, che piange soltanto, si lamenta e provoca danni, nonche noie....

Qello che vedo e' allora questo: in treno, il bambino parla alla madre e lei non presta attenzione, se il bimbo insiste ecco che si materializza un lecca lecca dalla sua borsa; al parco le mamme sono troppo occupate a leggersi i messaggini al cellulare per dedicarsi ai figli che cercano di arrampicarsi su per gli scivoli o altri giochi pericolosi, travi, reti eccetera; molte mamme camminano per strada, attraversano gli incroci, vanno a fare acquisti, con uno stuolo di figli che le cammina dietro, DIETRO capito?, non a fianco cosi che possa tenerli d'occhio; quando un bambino fa i capricci la mamma non si scompone piu di tanto, piu lui piange e piu lei si indispettisce e lo lascia li dov'e'...cioe SE NE VA!!!

Non solo, ma e' visibile come la pressione genitoriale incomba sui figli quando ci sono di mezzo l'istruzione e l'educazione (che qui a quanto pare tocca agli insegnanti anche quella, non si impara a casa...), infatti i figli sono spronati senza mezzi termini a dare il massimo e anche di piu, non vengono gratificati, e soprattutto non vengono consolati in caso di fallimenti.
Lo sapevate, no, che le uniformi a scuola prevedono pantaloncini per i bimbi e gonne senza calze per le bambine? In inverno? E' proprio lo stesso come quel padre che manda suo figlio in mezzo alla neve....stesso motivo. Cosi si temprano. 

Ma andate tutti a studiare pedagogia, va!

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I remember the news about that Chinese father who, in order to temper the 4 years old son, FOUR YEARS OLD, he makes him run naked in the snow....I shivered, and not because of the cold....
If I put the fact into a larger context, I realize that this culture of "abusing" the children is common among the Asian populations, in particular Chinese and, needless to say, Japanese.

Day by day I notice how little attention kids here receive from their mothers, often from their fathers or even from both parents. Until a child is below one year of age, things are fine, mothers are loving to the excess, they are anxious about any single wail, they silence any cry with a good dose of candies or cookies. Then, from the moment the pupil can walk, the mechanism of separation begins, the child is now a separate entity, it laments, it just cries, it causes only damage and annoyance...

Here a few examples of what I see: on a train, a kid talks to the mother and she doesn't pay attention, if the child insists a lolly instantly materializes from her bag;at a park, mothers are too busy in reading/sending texts on their mobiles and cannot devote to those kids who want to climb slides up, or want to do other dangerous games; many mothers walk on the street, cross the road, go shopping with a bunch of children following her...you see, they are BEHIND her, not aside so that she can keep an eye on them; when a child is annoying the mother doesn't care, the more he screams and the more she gets upset and leaves it there....I mean, SHE WALKS AWAY!!!

This is not all. Parental pressure on children is evident even more when we include learning and education (education is a teacher's duty here, instead of being picked up at home...), kids are openly pushed to give their best and even more, they don't get any gratification when successful nor consolation when they fail.
You know, another example, that school uniforms feature shorts for boys and skirts on bare legs for girls? In winter too? Yes it is exactly same as that father sending his son walking in the snow..same reason. So that they grow with a temper.

Go learn some real pedagogy, instead!

4 comments:

  1. Eh, non mi ha mai sfiorato l'idea di mandare mia figlia a scuoa in Giappone o ad una scuola giapponese in Italia come fanno parecchie coppie miste...ho visto e sentito cose.....

    A.

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  2. esatto. Tua figlia ti ringraziera' :)

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  3. Sulla gestione dei capricci però hanno ragione le madri giapponesi: quando i bambini fanno i capricci la cosa migliore da fare è essere fermi non considerarli. Se cedi capiscono che possono ottenere tutto quello che vogliono piangendo, urlando e pestando i piedini; se non cedi, ma poi comunque li coccoli, li consoli ecc, gli mandi un messaggio contrastante...è come ammettere di aver sbagliato a non aver ceduto al loro capriccio, quando dovrebbero invece capire che fare i capricci non serve a nulla, che i bisogni sono ben altri e che non sono il centro dell'universo. Il rischio è quello di trasformarli in piccoli tiranni viziati. Io non ho figli, ma ho potuto osservare molto da vicino il comportamento dei miei zii con la mia cuginetta: inizialmente quando lei faceva i capricci la prendevano in braccio, la coccolavano ecc. Ovviamente non serviva a farla smettere, così dopo un po' cedevano e lei otteneva sempre tutto quello che voleva. La piccola naturalmente ha capito che così facendo poteva ottenere tutto, e quindi è diventata una piccola tiranna piangente: voleva sempre qualcosa, e se non la otteneva subito partiva con pianti e urla. Dopo un po' i miei zii, esasperati, hanno deciso di cambiare tattica e di non cedere ai suoi capricci, essere fermi (quando è no è no) e in pratica non considerarla quando partiva col pianto isterico. E' stato difficile, ma alla fine la bambina ha capito che il suo sistema non funzionava più e ha praticamente smesso di fare i capricci ed è diventata molto più gestibile per i genitori (per quanto uno ami i propri figli, vivere con una bambina che passa il tempo a urlare perchè vuole -anzi, pretende- sempre qualcosa dopo un po' è esasperante).

    Valentina

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  4. L'importante e' sapere distinguere il capriccio di per se, e un disagio vero, se non si capisce che il bambino sta chiedendo affetto e in cambio riceve solo un muro di indifferenza, quel bambino diventera' una persona priva di sentimenti.
    Nessuno di noi nasce genitore, impariamo tutti con l'esperienza diretta. Di certo, quello che un padre e una madre fanno e' sempre a fin di bene, che si creda o no....
    Grazie della tua testimonianza.

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