Friday, July 15, 2011

Una sera come tante.

Ci sono periodi che in azienda si lavora proprio tanto. Le scadenze, i progetti, le conferenze, infatti, pongono dei limiti di tempo alla nostra capacita produttiva e a volte si raggiungono alti livelli di stress e stanchezza sia fisica che mentale.

Proprio alla fine di giugno, il mio gruppo ha raggiunto un obiettivo importante, la fase I del nostro progetto più grande e' stata completata e tutti avevamo bisogno di riprenderci.
Niente di meglio allora che organizzare una uscita di gruppo, così da celebrare il raggiungimento del nostro tanto sudato obiettivo. Un buon ristorante, un bidone di birra, alcol a fiumi e portate appetitose sono gli elementi base necessari alla buona riuscita dell'evento. 

Il fatto che poi non si e' quasi per nulla parlato di lavoro durante tutta la cena e' un extra che non mi aspettavo: di solito, infatti, se si va in giro con ricercatori e scienziati, il minimo che ci si aspetta e' che prima o poi i discorsi di lavoro si insinuano tra una parola e l'altra e, non importa come si incomincia, si finisce sempre con discutere su DNA, RNA, thresholds, sequenze e livelli di espressione.

Invece, con mio enorme piacere, la conversazione si e' spostata da tema a tema, colleghi con cui solitamente non ci si scambia neanche un saluto diventano stranamente loquaci e sorridenti, colleghi con cui si e' abbastanza amici incominciano a raccontare di se, colleghi che erano considerati noiosi per una volta fanno anche battute simpatiche.

Sara' perché' avevamo un menu con l'opzione all-drinks, sarà' perché' a un certo punto e' arrivato uno dei camerieri con un bidone di birra da 5 litri, sarà' perché' era venerdì e non eravamo preoccupati di andare al lavoro l'indomani, fatto sta che i colleghi giappi e non giappi si sono sbilanciati. Non in maniera eccessiva, non come capita ai salarymen ordinari che si riducono come uno straccio un giorno si e un giorno no! I miei colleghi, almeno in questo sono diversi, sanno essere divertenti, sanno mantenersi, sanno che bere fino a tracimare e abbandonarsi come morti sulle panchine della stazione non fa per loro. 
E poi, la cosa bella e' che in queste occasioni, si finisce sempre a raccontare aneddoti divertenti che hanno come protagonista il capo massimo. 

Comunque sia, lo scontrino a fine serata era talmente lungo che ho deciso di conservarlo, con sopra le firme dei colleghi che hanno partecipato alla serata.

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There's times at work when we do work a lot. Deadlines, projects, conferences, limit indeed our productivity and sometimes we reach high levels of stress and of physical and mental tiredness.

Right at the end of June, my group achieved an important goal, our main project's phase I was completed. So we all needed a break.
Nothing better than arrange a group dinner to celebrate our achievements. A good restaurant, a huge can of beer, yummy food are the base elements needed for our event to be successful.
The extra came from the fact that , and I didn't expect that, no one mentioned work: usually hanging around with scientists and researchers means that sooner or later work talks slowly sneak into the conversation, no matter how it starts. And it ends up with seminars about DNA, RNA, thresholds, sequences, expression levels…

But actually, with my great pleasure, the conversation went through various topics, the colleagues who usually we don't talk to become suddenly talkative and smiley, the colleagues we are quite friends with start talking about themselves, the colleagues we believed to be boring were for once able of smart jokes.

May it be because we had a all-drinks menu included, may it be because at some point one of the waiters came carrying a huge 5 litres beer can, may it be because it was Friday and we were not worried about going to work the day after, whatever the reason Japanese and non Japanese loosened a little. Not too much, not like the ordinary salarymen who get trashed every second day! Mi coworkers, at least in this, are different, they can be fun, they control themselves, they know that there's no point in drinking to the point of flooding out and free falling on a bench at the station like dead bodies.
And, the nicest thing of all, we always recount funny episodes whose protagonist is, no need to say, the big boss.

Anyway, the receipt at the end of the night was so long that I decided to keep it after I asked all the guests to sign it. 






4 comments:

  1. LOL, pensavo fosse uno scherzo quella del boccale da 5 litri... :)

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  2. haha, niente di piu vero!E' abbastanza comune qui ordinare 'bidoni' invece di 'boccali' di birra...la gente ama devastarsi, a quanto pare!

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