Tuesday, August 10, 2010

I LOVE TOKYO 東京

Si, amo Tokyo. Amo specialmente, esageratamente, le notti, quando tutte le luci sono accese. Amo in particolare la baia di Tokyo e la vista spettacolare della città che si ha da Odaiba.
Osservare il tramonto dalla spiaggia, il sole che pian piano colora il cielo di rosso, i grattacieli che lentamente si anneriscono e le luci della notte iniziano a brillare, le barche che si fermano proprio di fronte al tramonto fino a che ogni raggio di luce muore dietro alla metropoli...questo è quello che si dice il finale perfetto di un giorno di mezza estate, intrappolato e riflesso negli occhi di una bambina che, sola, in piedi vicino alla riva, ammira la grandezza della natura.

Sgranocchiare il cono di un gelato ai mirtilli, chiacchierare con l'amica comodamente sedute in spiaggia sono quei piccoli piaceri della vita che poco hanno a che vedere con la frenesia e l'isteria che dominano il centro, ma che se non ci fossero renderebbero tutto molto più triste.

Amo Tokyo perchè è immensa. Amo Tokyo perchè non la si scopre mai del tutto.

Un caldo pomeriggio domenicale si trasforma del tutto attraverso un giro in macchina. Le strade del centro, è vero, sono interrotte da una serie infinita di semafori; ma se si è in coupè, il tetto ripiegato e chiuso nel suo compartimento dietro nel bagagliaio, guidando in direzione della baia, allora non importa....e in ogni caso fuori dalle ore di punta, nei giorni extra settimanali, il traffico è praticamente nullo e si scivola per le strade senza imprevisti.

Lì,mentre siedo al posto passeggero, attraversando il ponte con il vento tra i capelli,il sole appena andato a dormire, Tokyo mi mostra il lato più bello, più accattivante, più affascinante di sè.

Tokyo è come una geisha. Di giorno è un'anonima signora per bene,si sveglia presto la mattina e si dà da fare tutto il giorno, ma di notte si cambia d'abito, si dipinge le unghie e le labbra di rosso, il suo sguardo si fa luminoso e brilla d'incanto.

Tokyo è un mondo che racchiude altri mondi: il quartiere a luci rosse di Shinjuku ,dove si incontrano creature con capelli leonini, cucite dentro a improbabili giacche e scarpe dalla punta lunga e ricurva che attirano clienti,è movimentato così quanto Ginza è calma e frequentata da gente di tutt'altra pasta e livello; il frastuono di Shibuya e dei suoi megaschermi è annullato a qualche chilometro di distanza dove inizia il parco del tempio Meiji-Jingu;il via-vai notturno per le strade traboccanti di discoteche e localini a Roppongi lascia spazio al via-vai diurno delle zone di Marunouchi e Shinagawa, dove uomini e donne in completo scuro si affrettano a consumare il pranzo per rientrare in ufficio; la calma zen e lo spirito religioso che pervade Asakusa è perso per sempre lungo le strade di Akihabara, la città elettronica, dove gli appassionati di ogni genere si contendono le ultime novità originali in fatto di fumetti, videogichi,altro...

Forse questa città mi piace così tanto perchè è qui dove ho mosso i miei primi passi da adulta, dove ho trovato la mia autonomia e dove ho incominciato da sola.....è un pò come il primo amore, se ci penso bene, quell'amore che anche a distanza di anni si ricorda ancora con un misto di piacere e dispiacere, di malinconia e distacco.

Non è solo amore però. Anche Tokyo ha alcuni lati oscuri o meno accattivanti. Non ha carattere, nè personalità, si limita solo a essere una blanda imitazione di quella NY che rappresenta il sogno americano di tutti. In fondo, anche i Tokyani sognano l'America.

La gente a Tokyo non è per nulla gentile e accomodante come tutti i turisti pensano, e bisogna vivere sul posto per poterlo notare. Ognuno cura i propri interessi, ognuno vive in un mondo proprio, dentro una sfera trasparente, come una monade. La depersonalizzazione raggiunge i massimi livelli qui, e la mancanza di carattere della città riflette anche la filosofia temporalista e fatalista dell'intero Giappone: si vive l'oggi senza pensare al domani, tutto risponde ai bisogni e alle necessità del presente, piuttosto che essere durevole e duraturo. Perchè, al pari dei fiori di ciliegio, la vita è fugace e non ha senso preoccuparsi delle sovrastrutture.

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Yes, I love Tokyo. I especially, exaggerately love the nights, when all the lights are on. I especially love Tokyo bay and the amazing view of the town one has from Odaiba.

Watch the sunset from the beach, the sun that little by little paints the sky red, the buildings that slowly turn darker and the night lights start shining, the boats floating in front of the sun till the very last ray of light dies behind the metropolis.....this is what they call the perfect end of a mid summer day, trapped in and reflected by the eyes of a little girl who, alone, standing at the shore, admires the power of nature.

Munch the cone of a blueberry icecream, chat with a friend sitting on the beach are those little pleasures in life that have little to share with the frenzy and histery of the city centre, but that would make life a bit sadder if they didn't exist.

I love Tokyo because is huge. I love Tokyo because one never knows it all.

A hot Sunday afternoon changes totally through a car ride. The roads in the centre, true, are broken by a endless series of traffic lights; but if I'm in a coupè car, the roof folded and sitting into its case on the back, driving towards the bay, then it doesn't matter....and then out of the rush hours, in weekdays, the traffic is basically zero and we slide down the roads without too much of a problem.

There, while sitting on a pasenger seat, crossing the bridge, the wind through my hair, the sun about to go to sleep, Tokyo shows me its most beautiful, catchy, fascinatinging side.

Tokyo is like a geisha. during the day it's a woman who wakes up early and works all day, but in the night changes her clothes, paints her nails and lips red, her eyes get luminous and she shines charming.

Tokyo is a world enclosing other worlds: Shinjuku's red light district, where one can see creatures with lion-style hair, wrapped into their most unthinkable jackets and in curving pointing shoes hookign up with clients is as crowded and lively as Ginza is quiet and walked by people belonging to a different social level;Shibuya's and its huge megascreeens noise is shut down only few kilometers away, where Meiji-Jingu shrine's park begins;Roppongi's night back-an-forth of people walking along the streets filled with clubs and bars gives way to the daily walk up and down the Streets of Marunouchi and Shinagawa, where men and women in dark business suits are hurrily finishing their lunch to go back to work;Zen and religious spirit pervading Asakusa is lost in Akihabaea, the electronic town, where the geeks clash over the latest gadgets or comics or videogames or other stuff....

Perhaps I so love this city because it's here where I moved my first steps as a grown up, where I found my autonomy and where I started all alone...it's like a first love, actually, that love that even after years is still remmebered with a mixture of pleasure and displeasure, of melancholy and detachement.

It's not only love though. Even Tokyo has got some obscure or less attractive sides. It doesn't have its own character, nor does it have personality, it's just a blunt imitation of that NY which represents everyone's American dream. Deeply, Tokyoites, too, dream of America.

People in Tokyo are not as gentle and welcoming as all tourists think, and one must live here to notice. Everybody minds their own business, everyone lives in their own world, inside a transparent bubble, like a monad. Depersonalization reaches its highest here, and the city's lack of character reflects the temporalist and fatalist philosophy of Japan as a whole: live today without thinking of tomorrow; all responds to the present needs, rather than last and endure. Because, like the cherry flowers, life is running fast and being worried about super-structures doesn't make sense.
 









7 comments:

  1. Ciao Marinuzza. Per motivi di impegni non avevo mai avuto modo di dare un occhio al tuo nuovo blog, comunque devo dire che, come mi aspettavo, è molto carino.

    Io non scrivevo sul mio da mesi...
    Sappi comunque che molto presto mi vedrai nelle zone di Tsurumi ;-)

    ciao ciao

    PS: pienamente d'accordo sulla baia di Tokyo in notturna, anche se io sono sempre dell'idea che dovrò un giorno confrontarla con quella del porto di Kobe (in notturna ovviamente)

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  2. i live this post. you made me forget my toothache for a minute. but you made me crave for japan which is becoming another kind of aching...:)

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  3. anche a me le luci di Tokyo la sera quando tornavo in ostello mi facevano sognare.
    è tuta una magia!verrò presto appena il pargolo nasce, cresce ed è in forma!
    Giordana

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  4. @Salvo Grazie Turiddu...quindi pensi di fare una visitina in Jp per lavoro eh?Bene, allora ci rivedremo presto!
    Quanto a Kobe...decisamente sali sul monte e goditi la vista da lassu'!Vale la pena davvero!

    @Gio: y que todo vaya bien!Te espero aqui!!!

    @Mlad: you can always come back some day....

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  5. Eh, come si dice, se Tokyo avesse il mare sarebbe una piccolo Bari!
    ...ah Gia,Tokyo ha il mare. Dimenticavo.

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  6. Beh, mare......un surrogato del mare sarebbe piu' appropriato!!

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  7. Hey grazie x avermi aggiunto! A buon rendere ne! ;)

    Ps domani torno in Italia x 2 settimaneeeee

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